Il reportage del fotografo Simone Cerio
Premessa
Il 23 Gennaio 2021 ho partecipato al seminario sulla fotografia organizzato dall'Università IUSVE la manifestazione si è tenuta a Mestre per i relatori mentre per noi ospiti si è tenuta sempre online più precisamente su Zoom e su Youtube. In questo post vi racconterò tutto quanto su questa assemblea.
Chi ha organizzato l’evento
Gli insegnanti mi hanno invitato a partecipare ad un'attività con focus sulla fotografia, visto che quest'anno ci dedicheremo sullo studio di essa. Questo incontro è stato organizzato dall'università IUSVE con sede a Verona e Mestre, tunuè ed emergency, ISMU. Per prino una sessione plenaria e a seguire un seminario che riprenderò più avanti
La sessione plenaria
La sessione plenaria è stata trasmessa in streaming su YouTube per una durata di circa 45 minuti. Lo scopo di questa sessione plenaria era quello di preservare il futuro, di dire "no" alla guerra e infine di rispettare i diritti umani di tutte le persone. a presentarci questa sessione sono stati Laura Silvia Battaglia che è una giornalista e documentarista specializzata in Medio Oriente e zone di conflitto, Rossella Miccio che invece è la presidente di Emergency, un'associazione umanitaria italiana che offre cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra e Emanuele di Giorgi co- fondatore e amministratore deļegato della casa editrice Tunué, una delle principali case editrici italiane nel campo del fumetto e dei Graphic novel, nonché della saggistica dedicata al fumetto, all'animazione, ai videogiochi e ai fenomeno pop contemporanei.
Il seminario sulle fotografia
Questo seminario è stato principalmente esposto da Simone Cerio. Simone Cerio è un fotografo documentarista italiano specializzato in visual juornalism. Lui nei suoi lavori cerca di dare un messaggio profondo. I suoi due principali lavori sono quello su la comunità LGBT credenti, intitolata RELIGO, mentre il secondo lavoro è focalizzato sull'assistenza sessuale per persone disabili intitolato LOVE GIVERS. Mentre parlava del suo lavoro e dei suoi progetti mi ha colpito molto una frase che ha detto " la fotografia è un mezzo dove l'essere umano si assomiglia". Mamadou Kouassi la storia di questo ragazzo i colore riguarda il suo viaggio dalla Costa D'Avorio fino a Caserta. In questo reportage ci viene raccontato il suo viaggio, durato 4/5 anni, 3 di questi passato in Libia a lavorare come muratore. Ha raggiunto Lampedusa via mare, tramite un barcone, stando in mare diversi giorni. Lui in Italia voleva fare il calciatore, ma lavora rtelle campagne del Sud d'Italia per ricrearsi una vita, un suo amico lo invita a Casera per un'opportunità di lavoro, col passare del tempo. incontra la Caritas, dove inizia a mettersi in contatto con i movimenti per la difesa dei diritti dei migranti, questo anche grazie a Gianluca e Mimma, amici incontrati a Caserta. Attualmente Mamadou lavora come operatore e mediatore culturale in un centro SIPROIMI di Caserta dove aiuta e difende ragazzi e ragazze migranti in difficoltà. Mamadou conosce in questo contesto la sua futura moglie, da cui l'unione è nata la figlia di due anni. Non ha mai mollato la passione per lo sport in generale, e in Italia ha fondato una squadra di Basket composta da italiani e stranieri, tuttora attiva.
Conclusione
L'evento l'ho trovato molto interessante, ogni singolo individuo mi ha coinvolto e introdotto nel proprio discorso, specialmente quello introdotto dal fotografo Simone Cerio. Molto interessante invece anche la storia di Mamadou. Che ha rispecchiato in tutti gli effetti le problematiche che stiamo riscontrando in questi anni tra guerra, e i migranti.
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